Caso Cambridge Analytica: Zuckerberg ammette responsabilità e annuncia contromisure.
Mark Zuckerberg ha rotto il silenzio in cui si era chiuso dopo l’irruzione a livello mediatico del caso Cambridge Analytica. Lo ha fatto rilasciando:
– Dichiarazioni al NY Times;
– Una video intervista alla CNN;
– Un comunicato su Facebook.
Il CEO di Facebooksi è scusato con gli utenti e ha ammesso che la piattaforma ha delle responsabilità: “E’ stata un grave violazione della fiducia, sono costernato per quanto successo. Sappiamo di dover proteggere i dati delle persone e se non siamo in grado di farlo non meritiamo di aver l’opportunità di servirle. Ora il nostro compito è far sì che questo non accada di nuovo. “
Per questo, il colosso di Menlo Park ha annunciato un giro di vite: saranno intraprese azioni per limitare l’ampiezza e la libertà di accesso da parte di terzi sviluppatori e per assicurarsi che “là fuori non ci siano altre Cambridge Analytica”.
Per dare concretezza alle dichiarazioni d’intenti, Zuckerberg & C. hanno coordinato il rilascio di interviste ai media con un comunicato apparso nella Newsroom di Facebook in cui sono specificate 6 misure che il social intraprenderà fin d’ora:
1. Verifica della piattaforma: “Indagheremo su tutte le App che hanno richiesto un ampio accesso alle informazioni prima che nel 2014 restringessimo le politiche di accesso e condurremo audit completi verso qualsiasi app denoti attività sospette. Se scoveremo sviluppatori che hanno indebitamente utilizzato dati personali, li bandiremo dalla piattaforma.“
2. Informazione sugli abusi: “Avvertiremo le persone cui si riferiscono i dati indebitamente utilizzati da un’App. Oltre a ciò, se rimuoviamo un App responsabile di abusi, informeremo tutti gli interessati.”
3.Disattivazione delle App in disuso: “Se nessuno usa un App per tre mesi, impediremo all’App di accedere ai dati degli utenti. ”
4. Limitazione de dati di Facebook Login: “Stiamo modificando Facebook Login per far sì che, nella prossima versione, sarà ridotto il quantitativo di dati personali che un App non verificata può richiedere a Facebook: si potrà accedere solo a nome, foto ed indirizzo email. Per ottenere accesso ad altri dati sarà necessaria una nostra specifica autorizzazione.”
5. Incoraggiare gli utenti a gestire le App utilizzate: “Già spieghiamo alla persone quali applicazioni sono interconnesse ai loro profili e controlliamo a quali dati l’utente ha loro consentito accesso.“
6. Premiare chi scopre vulnerabilità: “Nelle prossime settimane estenderemo il nostro programma di ricompensa per la segnalazione dei bug alle persone che individueranno e segnaleranno abusi di dati commessi dagli sviluppatori di App.”
Nell’intervista alla CNN, Zuckerberg ha mostrato del rimpianto: “Queste misure avrebbero dovute essere introdotte prima. E’ probabilmente il più grande errore che abbiamo mai fatto.” Ed, imbeccato dalla giornalista, ha affermato di essere personalmente impegnato in una revisione della propria scala di valori: “La paternità di mi ha molto cambiato. Pensavo che la cosa più importante fosse avere il maggior impatto positivo possibile sul mondo, ma ora quel che mi interessa davvero è costruire qualcosa con cui le mie figlie crescano e per la quale siano orgogliose di me. “
Zuckerberg si è detto, inoltre, disponibile a testimoniare davanti al Congresso americano. Una deposizione che sarà molto importante non solo per chiarire l’accaduto, ma anche per indagare scenari del prossimo futuro. Anche perché tra il fiume di parole rilasciate improvvisamente dal CEO di uno dei più grandi potentati socio-economici mondiali, c’è una frase che non può passare inosservata: “Sono sicuro che qualcuno cercherà di influenzare le elezioni di medio termine.”